VINCI,
la città natale di Leonardo è situata
nel cuore della Toscana, sulle pendici del
Montalbano, anticamente terra degli
Etruschi e poi "castrum" romano.
IL
TERRITORIO
Vinci si trova nel Valdarno Inferiore, sulle
pendici nord-ovest del Montalbano, a 30 km. da
Firenze, vicino alle maggiori città d'arte
toscane: Lucca, Pisa, Pistoia e Siena.
Il nucleo antico, con il castello e la chiesa
parrocchiale, sorge su una lieve altura (m.97),
mentre l'abitato occupa il declino del colle:
varie frazioni sono sparse fra est, sud e ovest.
L'area protetta del Montalbano si estende per
16.000 ettari a nord del Comune fino a
raggiungere le città di Montecatini Terme e
Firenze.
Il paesaggio dominante è quello collinare con
la vite che continua ad essere coltivata vicino
al piano o in alcuni terrazzamenti, gli olivi
diffusi nelle zone più alte ed i boschi di
castagni, tipico esempio di vegetazione indotta,
sulle sommità.
L'area è particolarmente adatta per passeggiate
ed escursioni. Potrete effettuarle grazie ad un
estesa rete di percorsi pedonali e ciclabili che
raggiungono località collinari immerse nel
verde, siti archeologici, boschi antichissimi
come il lecceto di Pietramarina.
Non perdete l'occasione di raggiungere la cima
del Montalbano. Sul crinale si apre una vista
stupenda: da un lato la valle dell'Arno,
dall'altro il Pistoiese Fiorentino fino all'Appennino.
 |
CENNI
STORICI
La
costruzione del Castello risale all'alto
Medioevo ed era dominato dai conti Guidi
(1164), isolato dal borgo, mantiene
l'originario impianto a ellisse (noto
alla tradizione popolare come
"castello della nave" per la
forma allungata che ricorda la sagoma di
un'imbarcazione a vela) e in parte è
circondato da mura.
Nel 1254 fu sottomessa al dominio di
Firenze e trasformata in Comune.
Situata al confine occidentale dello
stato, Vinci fu oggetto di contesa da
parte dei nemici di Firenze e visse le
vicende che tormentarono la vita
politica fiorentina.
Nel 1315, sotto le sue mura combatterono
le soldatesche di Uguccione della
Faggiola; nel 1320-26 Castruccio
Castracani; nel 1364 Jona Hakwood, capo
delle compagnie di ventura degli inglesi
al soldo di Pisa.
Il castello venne restituito al
comune di Vinci nel 1919 dal Conte
Giulio Masetti da Bagnano.
Dal 1953 ospita il Museo Leonardiano.
Vari restauri si sono susseguiti negli
anni, l'ultimo quello del 1986 per
ospitare il nuovo allestimento del Museo
Leonardiano.
|
 |
Leonardo
fu uno dei più grandi uomini del
Rinascimento rivelando il proprio genio
come pittore, scultore, architetto,
ingegnere, scienziato e inventore.
Figlio
illegittimo di Ser Piero e di u'umile
popolana, nato il 15 aprile 1452 a
Vinci, morto il 2 maggio 1519 nel
castello di Cloux presso Amboise
(Francia).
Leonardo crebbe in casa del padre e
subito dimostrò eccezionali
disposizioni per l'arte.
A 17 anni inizia a frequentare la
bottega di pittura di Andrea del
Verrocchio a Firenze (vi ebbe compagni
il Botticelli, il Perugino e Lorenzo di
Credi) e qui si perfeziona nel disegno e
nella pittura, che gli serviranno poi
anche come strumenti per le sue ricerche
e studi in tutti i campi.
Dal 1482 o 1483 rimane a Milano presso
la corte di Ludovico il Moro fino al
1500; in questo periodo approfondisce e
perfeziona i suoi studi scientifici e
dipinge il famoso "Cenacolo"
(conservato nel refettorio del convento
di Santa Maria delle Grazie, a Milano),
mentre organizza le feste di corte,
progetta l'irrigazione della Lombardia
ed erige il modello della statua
equestre di Francesco Sforza. |
Nel
1500, caduto Ludovico il Moro, lascia Milano
peregrinando poi per parecchi anni in diverse città
italiane, dove fra l'altro costruisce fortificazioni; a
Firenze dipinge la "Battaglia di Anghiari" nel
Palazzo della Signoria e di questo stesso periodo è la
celeberrima "Gioconda", forse il quadro
più famoso di Leonardo, conservato nel Museo del Louvre
di Parigi.
Nel 1513 si reca a Roma sotto la protezione di Giuliano
de' Medici e ivi progetta la nuova basilica
di San Pietro e il prosciugamento delle Paludi
Pontine.
Nel 1517, chiamato dal re di Francia, il quale voleva
adornare la sua corte con i prodotti della nuova cultura
che aveva scoperto e ammirato in Italia, si reca in
questo Paese dove trascorre in modo principesco gli
ultimi anni della sua vita nel castello di Cloux a lui
assegnato.
il massimo genio di tutti i tempi
-
Nel campo scientifico, teorico e pratico, non meno che
in quello artistico, vasta e multiforme è stata la sua
attività.
- Nel campo della statica e della dinamica fece profondi
studi sull'equilibrio dei corpi; diede una chiara
definizione del concetto di forza sostenendo la teoria
dell'impeto di G. Buridano e affermando esplicitamente,
contro le concezioni aristoteliche, che " l'aria
impedisce e abbrevia il moto del mobile "; studiò
e risolse il problema relativo a una fune sospesa
giungendo a conclusione ricavabile con il teorema di
Varignon apparso alcuni secoli prima.
- Nel campo dell'idraulica
Leonardo riconobbe i principi fondamentali
dell'idrostatica, compreso quello dei vasi comunicanti
contenenti liquidi di diversa densità; scoprì il
principio idrodinamico della portata costante di un
flusso liquido, secondo il quale, in regime permanente,
la velocità della corrente in un corso d'acqua è
inversamente proporzionale alla sezione trasversale
della corrente stessa.
- Nel campo delle tecniche del volo studiò e analizzo
il volo degli uccelli e lasciò molti disegni di
ingegnose macchine volanti, tra cui un elicottero e un
disegno di paracadute; analoghe ricerche svolse, per i
natanti subacquei, sui movimenti dei pesci.
- Nel campo matematico fu uno dei fondatori della
prospettiva area e ideò alcuni strumenti tra cui un
compasso parabolico.
Si interessò di ottica tentando tra l'altro di
migliorare la teoria delle lenti e degli specchi; di
tecniche di misura cercando di costruire e migliorare
vari tipi di strumenti, tra cui un orologio, un
igrometro, un odometro e un anemometro, e cercò
di misurare la forza espansiva del vapore; compì
importanti studi sulla fisiologia e sulla anatomia
umana, in particolare sulla struttura del cuore; infine
si occupò di zoologia, di botanica, di arte tessile e
lasciò un grande numero di altre importanti invenzioni.


 |
C'E' DA VEDERE
Museo
Leonardiano
-
L'esposizione creata nel 1935 nel castello dei
Conti Guidi è composta da molti modelli di
macchine ispirate ai disegni di Leonardo. Il
nuovo allestimento realizzato nel 1986, ci mostra
vari modelli accompagnati da schede descrittive ed
è anche stata allestita una sala con audiovisivi.
Museo
Leonardiano - Palazzina Uzielli
-
Sezione distaccata del Museo Leonardiano, il nuovo
complesso museale unitamente alla biblioteca
leonardiana, si propone come centro di
documentazione su Leonardo ed il suo tempo.
Museo
Ideale Leonardo da Vinci
-
Il primo museo ideale nel mondo nasce a Vinci
nell'ottobre 1993: è dedicato al genio universale
di Leonardo, alla sua arte, alla sua terra e alla
sua attualità. In un luogo di grande
suggestione, il museo raccoglie oltre 400 opere e
oggetti: dall'archeologia a reperti dell'ambiente
di Leonardo, da dipinti e incisioni a sculture e
fontane, modelli di macchine e antichi trattati,
da pezzi d'eccezione a ingegni di meraviglia, alla
banca dati con la pittura e i disegni di Leonardo
a opere di arte contemporanea ispirate al grande
Maestro del Rinascimento.
Biblioteca
Leonardiana
-
Complessivamente raccoglie più di settemila
monografie in varie lingue.
Casa
natale di Leonardo
-
Si trova presso Anchiano, restaurata nel 1986, al
suo interno si trovano varie riproduzioni di
disegni leonardiani e mappa del Valdarno tracciata
dallo stesso Leonardo.
Chiesa
di Santa Maria Assunta
-
Si trova nella frazione di Faltognano; dalla
terrazza antistante la chiesa si può ammirare il
suggestivo paesaggio del Valdarno, all'ombra del
secolare e famoso leccio.
Santuario
della SS. Annunziata
-
La troviamo all'incrocio delle due strade
principali di Vinci.
Chiesa
Parrocchiale di S. Croce
-
Di origine romanica, ristrutturata più volte, il
campanile è stato costruito nel 1852, la sua
facciata e l'interno a tre navate nel 1929.
Pieve
di S. Giovanni
-
Si trova a pochi chilometri da Vinci, a S. Ansano.
Citata nel 998 in un diploma di Ottone III°.
Durante il restauro è stata evidenziata la
struttura romanica con tre navate in pietra.
LA CITTA' VISTA DALL'ALTO
(foto aeree di G. Pierozzi) |
foto di G.
Pierozzi
|